Destination wedding in Italia: perché è una nicchia profittevole e soprattutto perché dovresti inserire la tua struttura in questo ricco mercato
Innanzitutto facciamo chiarezza su cosa intendiamo per “destination wedding o matrimonio di destinazione”: si tratta di un matrimonio (civile, simbolico, religioso) celebrato lontano dalla residenza abituale degli sposi.
Con questa definizione apriamo quindi le porte a tutta una casistica, molto varie ed eterogenea di possibilità, possiamo avere infatti:
- degli sposi italiani che scelgono di sposarsi in un paese estero (outgoing destination wedding)
- degli sposi figli di immigrati o con origini italiane che onorano le loro origini sposandosi in Italia
- degli sposi del nord che scelgono il sud (o viceversa) per le loro promesse nuziali
- degli sposi stranieri che scelgono l’Italia per il loro sì
Quando si pensa al “Destination wedding” in senso lato però si fa quasi sempre riferimento a sposi stranieri -almeno uno dei due deve essere straniero- che vengono a sposarsi in Italia.
Come tale, questo spostamento di persone da una residenza abituale al luogo dove avverrà la cerimonia genera un flusso turistico interessante e degno di nota.
È stato calcolato che ogni coppia straniera che si sposa in Italia (secondo gli ultimi dati elaborati dal ministero del Turismo circa 11.000 matrimoni celebrati nel 2022) porta con sé mediamente 55,6 invitati per evento, generando un fatturato di circa 600 milioni di Euro.
La spesa media degli sposi per il loro matrimonio italiano è pari a 53.800 € con un soggiorno medio pari a 3,3 giorni. Gli arrivi di questo trend turistico sono all’incirca intorno ai 619.000 con presenze per oltre 2 milioni di turisti.
Questi dati sono elaborati dal centro studi turistici di Firenze su richiesta del Ministero del Turismo e li trovate cliccando qui.
Chiaramente le statistiche indicano che le mete più richieste in questa classifica sono la Toscana, a seguire il Lago Di Como e la Costiera Amalfitana, ma ultimamente anche altre destinazioni minori si stanno affacciando sulla scena.
Quindi se solo queste mete vengono richieste, io che possiedo una struttura che non si trova in questi luoghi sono automaticamente escluso? Ma neanche per sogno! Guarda a caso queste sono le tre mete più gettonate dai turisti americani anche quando scelgono le loro vacanze in Italia e il motivo di tutto ciò è semplice: non conoscono altri posti in Italia!
La maggior parte degli sposi stranieri interessati a sposarsi in Italia arriva dagli Usa (29,2%), seguiti a ruota da Regno Unito (17,9%) e altri paesi dell’Unione Europea, tra cui spicca la Germania.
Sempre secondo questo interessante studio le ville sono le location più spesso scelte dagli sposi stranieri (23%), a seguire piccoli borghi, agriturismi e resort/hotel.
Come dobbiamo leggere questi numeri? Interessanti, in crescita sicuramente ma anche come sempre con grandi possibilità per tante, tantissime strutture italiane e operatori in varie forme coinvolti in questo mercato per poter inserire i loro prodotti turistici.
Tra le varie dicerie, le famose leggende metropolitane vogliono identificare il cliente tipo straniero che viene a sposarsi in Italia come il miliardario, lo sportivo, l’attore hollywoodiano o l’influencer superstar del jet set perché questo è ciò che la stampa con clamore spesso riporta sui media italiani.
In realtà, oltre a queste figure che ogni tanto sicuramente fanno il loro ingresso sulla scena, ci sono tanti altri matrimoni di persone normalissime e perfino per nulla abbienti che celebrano il loro “sì” in Italia.
Anzi talvolta queste coppie scelgono la nostra bella Italia, anche per una questione di risparmio rispetto alle cifre che avrebbero a casa loro. In questi casi si parla di coppie che hanno budget intorno ai 30/40.000 € e che in questa cifra devono farci stare tutto. E sì, sono la maggior parte, e sono anche quelli che permettono alle Aziende italiane coinvolte di creare progetti interessanti e guadagnare bene.
Quindi, liberiamo il campo da principi e modelle e interessiamoci a quelle che sono molto più verosimilmente le nostre “buyer personas”: cosa cercano in un matrimonio italiano, che cosa li attrae maggiormente?
Wedding e turismo sono un’accoppiata vincente finché si conoscono le regole del gioco. Gli sposi vogliono dire “sì” in un ambiente diverso dalla loro vita abituale, ma allo stesso tempo vogliono coinvolgere le persone più vicine a loro, facendole partecipare a qualcosa di unico rendendole protagoniste.
Quindi mentre il matrimonio a casa propria, spesso si traduce in una sola giornata, abbastanza standard e aperta anche a persone di cui non ci interessa troppo ma sentiamo la necessità formale di invitarle, nel matrimonio di destinazione abbiamo più giorni a disposizione da trascorrere insieme alle persone che veramente ci stanno a cuore.
Si può unire il matrimonio al viaggio di nozze e si possono nel contempo creare attività collaterali al viaggio che ricadono nei servizi turistici propriamente detti.
Il Turismo matrimoniale è quindi un business realmente interessante che permette alle location italiane, prima di tutte di destagionalizzare il proprio business e, secondariamente, di ricevere gruppi di persone che verosimilmente pagheranno i prezzi da individuali o quasi.
Permetteranno di coinvolgere molti attori della filiera, valorizzare tesori nascosti, far lavorare tutta una serie di professionisti implicati nell’erogazione di servizi turistici di eccellenza e soprattutto di fidelizzare.
Il turismo wedding, infatti, è un business ad alto coinvolgimento emotivo, molto più che altri tipi di turismo. Ad esso sono legate sensazioni forti di amore, bellezza, amicizia, unione. Ad esse restano legati ricordi non solo degli sposi ma anche, e soprattutto, di tanti altri partecipanti al viaggio che magari colgono l’occasione delle nozze per visitare il nostro paese. E sono ricordi che restano impressi ancora più che molti altri viaggi.
Ecco quindi la ricetta magica servita su un piatto d’argento: collocare la tua struttura all’interno dei big player del settore del destination wedding ti pone in una posizione di grande richiesta anche fuori stagione, ti permette l’upselling di molti servizi, ti consente di vendere le camere in blocchi pur con prezzi da individuali, ti rende clienti fidelizzati che si ricorderanno di te e saranno inclini al passaparola e, infine, ti permetterà di proporre cerimonie infrasettimanali che lasceranno libero il week end per gli sposi italiani.
Per entrare in questo mercato bisogna avere delle caratteristiche ben specifiche [Per approfondire l’argomento ti consiglio di leggere l’articolo 15 consigli per strutturare il tuo hotel e renderlo attraente per il destination wedding] richieste dagli sposi stranieri e bisogna saper puntare su uno o più mercati interessanti per le nostre intrinseche caratteristiche, ben studiandoli ancora prima di lanciarsi a capofitto in investimenti.
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